Growing without money: il Progetto CROSS nell’esperienza del Comune di Roma

Rilevante per innovatività, sussidiarietà, cooperazione

Il Progetto CROSS (Citizen Reinforcing Open Smart Synergies), cofinanziato dall’UE nell’ambito del Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione CIP coinvolge quattro differenti città europee, “nodi” (Roma, Torino, Manchester e Siviglia) ed è attuato da differenti partner  del settore pubblico e del volontariato, con l’obiettivo generale di far emergere e rilevare la quantità delle transazioni monetarie e non monetarie che avvengono nell’ecosistema dei servizi sociali e contribuire a colmare la distanza tra la quantità delle risorse pubbliche stanziate per i servizi sociali e l’aumento dei fabbisogni che la crisi economica e sociale continua ad accrescere.

Inoltre, obiettivo del progetto è anche quello di favorire le condizioni per la creazione di un ecosistema economico in cui si sviluppi una micro-imprenditorialità basata su internet – con particolare riferimento agli sviluppatori di applicazioni semplici e smart - al fine di gestire l’incontro tra "Domanda e offerta sociale”.

Il Progetto CROSS è stato ideato tra il 2011 e il 2012, al fine di far emergere ciò che non era mai stato misurato prima, ovvero il valore del servizio non monetario erogato dalle organizzazioni di volontariato all’interno del terzo settore.
Tale necessità - spiega il Presidente della Fondazione Italiana Nuove Comunicazioni, Alfredo Riccio - trovava fondamento:

  • “…nella grave crisi economica;
  • nell’interesse espresso dalla UE per i progetti legati alle smart cities, anche sul tema dell’innovazione sociale e della partecipazione civica;
  • negli studi  condotti in Francia da una Commissione  Stiglitz-Sen-Fitoussi, su indicazione del Presidente Sarcozy, che stimavano che le transazioni non monetarie all’interno di un Paese fossero all’incirca il 50% del valore del PIL nazionale”.

A queste esigenze di carattere macro economico, puntualizza Riccio, si è unito un altro importante aspetto: “…la volontà di favorire lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale legato al mondo del sociale che, attraverso la realizzazione di appositi strumenti informatici (App), consentisse l’interazione e la messa in rete di due mondi, quello del volontariato sociale, o terzo settore, e l’area più formalizzata degli Enti pubblici”.

Questi aspetti hanno costituito la base di partenza per la progettazione stessa e per la ricerca dei partner. Oltre a Poste Italiane, che è stato il primo soggetto coinvolto come coordinatore delle attività soprattutto per la sua esperienza nell’utilizzo di piattaforme digitali MSP (Multi Services Platform) alla base del Progetto e della tracciatura delle transazioni, sono stati coinvolti partner specificamente attivi nell’erogazione dei servizi sui territori interessati dalla sperimentazione.

Per il nodo di Roma Capitale, sono il Municipio Roma I Centro che rappresenta il Municipio più grande e quello in cui vi è la maggior parte delle transazioni di tipo sociale e la Comunità di Sant’Egidio che rappresenta in maniera molto spiccata il mondo del volontariato. Identiche modalità di selezione dei partner sono state utilizzate negli altri nodi, privilegiando le caratteristiche territoriali: Torino, con una concentrazione maggiore di associazioni di volontariato; Manchester, in cui prevale il settore pubblico; Siviglia che si compone di un melange dei due elementi; e la presenza di specifici partner tecnologici locali, a cui sono state affidate funzioni prettamente informatiche e strumentali.

Fig.1 Utenti Cross per nodo Pilota
(Dashboard, www.crossproject.eu )
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte, Cross Project Platform (http://www.crossproject.eu/

Nel “nodo” di Roma, vista la coesistenza di una realtà di servizi non monetari, rappresentata dalla comunità di Sant’Egidio, e una realtà di servizi pubblici monetari, erogati dal Municipio -spiega Francesca Di Mastropietro, Servizio Sociale del Municipio I Roma Centro -  sono stati censiti gli scambi monetari relativi alla fruizione di servizi istituzionali; e in parte gli scambi non monetari, relativi a specifici servizi erogati alla cittadinanza dalle Associazioni di volontariato. L’elevazione a valore degli scambi non monetari - specifica Di Mastropietro - non è di facile definizione, e rappresenta l’impegno scientifico del Progetto che culminerà nei prossimi mesi. Il Progetto terminerà nel mese di maggio 2016 ed è stato finanziato al 50% dall’UE, con un budget complessivo di 5 milioni e 700 mila euro, diversamente ripartito tra i 4 nodi.

Circa 600 mila euro sono stati destinati allo svolgimento delle attività progettuali del nodo di Roma che hanno condotto, ad oggi, al censimento di 37.878 cittadini, inseriti nella piattaforma, 569.000 transazioni per 54 servizi, di cui operativi 28, e al coinvolgimento di 17 associazioni e 674 prosumer (operatori).

Per la sua complessità, il Progetto è stato suddiviso in fasi. “La prima fase è stata costituita della rilevazione delle attività esistenti e nel censimento delle modalità di erogazione dei diversi servizi” – spiega Riccio – Nella seconda fase è stata definita l’area di intervento del progetto che si distingue in Servizi agli anziani, Servizi agli adulti, Servizi ai giovani, Servizi ai disabili. Successivamente, sono stati coinvolti ed informati i cittadini. Questa fase - sottolinea Francesca Di Mastropietro – “…è stata particolarmente delicata per via del problema legale inerente il trattamento dei dati personali del cittadino. Per questo è stato necessario creare una specifica nomenclatura dei servizi e fornire codici anonimi agli utenti”. Nella terza fase sono state realizzate, con il supporto tecnologico di Poste italiane, la rilevazione della popolazione che usufruisce dei servizi e la registrazione delle transazioni che avvengono tra Ente erogatore e persona avente diritto”. 

L’adesione al servizio da parte dei cittadini avviene attraverso la sottoscrizione di un modulo e del consenso al trattamento dei dati personali, presso la porta d’accesso ai servizi sociali del Municipio, rappresentata dal Segretariato Sociale- PUA.

Figura 2. Utenti CROSS per categoria
(Dashboard, www.crossproject.eu )

 

Fonte, Cross Project Platform (http://www.crossproject.eu/

All’interno della piattaforma CROSS sono mappati, da un lato, gli Enti e le Associazioni che erogano i servizi; dall’altro, le persone che ricevono la prestazione a cui viene assegnato un quantitativo (o token) di servizi spendibili.Il sistema consente di tracciare e agganciare la transazione avvenuta tra utente e soggetto erogatore del servizio contabilizzando automaticamente i token. “Questo sistema è fruibile anche attraverso la APP4CROSS; - continua Riccio - infatti nel nodo di Roma è stata sviluppata questa applicazione che è una Mobile APP multidevice compatibile con sistemi Android, iOS e Windows Phone e di una corrispondente Web APP che si interfacceranno con la piattaforma tecnologica del Progetto gestita da Poste Italiane. Questo prodotto digitale è stato strutturato su differenti livelli di navigazione, uno anonimo e aperto a tutti   che permette di visualizzare molti dei servizi presenti sul territorio del Centro Storico di Roma e uno a favore dei cittadini, operatori ed Enti partecipanti alla sperimentazione che consente di esprimere  un nuovo fabbisogno  e permette inoltre la possibilità di spostare un appuntamento con l’operatore e di esprimere un gradimento sulla qualità delle prestazioni ricevute”.

Circa le prospettive future, “ad oggi si stanno presentando ai Municipi ed al Dipartimento Politiche Sociali le conclusioni del Progetto per dare continuità a quanto realizzato, soprattutto per lo strumento che può rivelarsi fondamentale per racchiudere e mappare attraverso un unico sistema informatico i servizi relativi alle Politiche sociali di Roma Capitale e dei suoi diversi Municipi” – spiega la responsabile  del progetto per il Municipio Roma I Centro. “Si sta portando avanti questo lavoro di diffusione del Progetto non solo nei Municipi ma anche nei tavoli di concertazione in corso nel Municipio  per la programmazione e la costruzione del Piano  di Zona Sociale e Sanitario del Municipio  Roma I Centro 2016-2018” – aggiunge il Presidente della FNC - “La Fondazione Nuove Comunicazioni – conclude – in questa fase si propone come soggetto promotore del piano di sostenibilità futura delle realizzazioni ottenute dal Progetto CROSS”.

Il Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione CIP (Competitiveness and Innovation Framework Programme), ha come destinatario primario le piccole e medie imprese, e si pone l’obiettivo di affrontare le difficoltà causate dalla crisi economica attraverso la promozione e la realizzazione di azioni innovative ancorate alla nascita di nuove mentalità (incoraggia l'adozione ed un utilizzo migliore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), contribuisce allo sviluppo della società dell'informazione, promuove un maggiore ricorso alle energie rinnovabili e all'efficienza energetica).

Partner del Progetto CROSS insieme a Fondazione Italiana Nuove Comunicazioni e Poste Italiane (anche coordinatore), Roma Capitale Municipio I, Comunità di Sant’Egidio, Città di Torino, Manchester Digital Development Agency, Sparta Technologies, Adyuntamiento de Sevilla, Everis Spain SLU, Tecnalia Research&Innovation e Kultùra és Segélyegylet Alapìtvàny.

 

Per approfondire
http://www.crossproject.eu/


WEBINAR "Monitorare azioni e interventi di politiche familiari: quali specificità" - 
5 Novembre 2015

Intervento Francesca Di Mastropietro – A.S. Responsabile Progetto Europeo CROSS per Roma Capitale - Municipio Roma I Centro

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