Housing sociale in Lombardia, a Milano il Comune collabora al Progetto “Saltatempo”

Informazioni di contesto

Rilevante per cooperazione, sussidiarietà, accoglienza

Cohousing: (abitare in comune, abitare insieme) nato in Danimarca nei primi anni 70, e diffusosi successivamente in Europa e in America, consiste nella creazione di una particolare forma di vicinato elettivo in cui abitazioni private e spazi comuni coesistono dando la possibilità agli inquilini di singoli appartamenti di svolgere attività o “co-abitare” con i propri vicini/inquilini. Le strutture sono gestite solitamente dai residenti e possono essere progettate e realizzate da loro stessi. In un mondo sempre più caratterizzato dalla mancanza di reti sociali il fenomeno è nato, infatti, per consentire attraverso la condivisione di spazi, risorse e tempo, alle persone di rigenerare pratiche salutari come l’aiuto reciproco, il senso civico, il rispetto per il proprio quartiere. In particolare le strutture sono caratterizzate da spazi privati in cui è salvaguardata la privacy di ognuno e spazi comuni utili a garantire, come detto, il bisogno di socialità e a fornire un aiuto concreto alla risoluzione di problematiche quotidiane (la cura dei bambini o dell’ambiente)*. Elementi costanti per la definizione di un progetto di cohousing sono dunque: la presenza di strutture e servizi comuni, la progettazione partecipata (dei futuri cohousers), il vicinato elettivo.

Il Progetto Saltatempo

In una logica di sussidiarietà tra i diversi attori, pubblici e privati, che partecipano al bene comune della città di Milano, la Cooperativa Sociale La Cordata, attiva da circa venti anni sul territorio metropolitano, si pone l’obiettivo di svolgere un’azione di sostegno verso la popolazione disagiata o a rischio di esclusione sociale.

Il Progetto Saltatempo è l’applicazione di nuovo modello di accoglienza educativa in cui le attività – principalmente di accoglienza – sono indirizzate a giovani ed adolescenti (tra i 16 e i 18 anni) immigrati non accompagnati o che abbiano subito un abbandono.

Sintesi

Le case Saltatempo nascono nel 2008 da un Progetto della Cooperativa Sociale La Cordata, offerto in collaborazione con il Comune di Milano e condiviso anche con altre Cooperative ed associazioni, con l’obiettivo di ospitare giovani ed adolescenti, provenienti da tutto il mondo (non accompagnati o che abbiano vissuto un abbandono), tra i 16 e i 18 anni, per renderli autonomi, favorire la loro integrazione nella società ed accompagnarli all’età adulta.

Questo nuovo modello di accoglienza è applicato attraverso diverse strutture dislocate sul territorio di Milano (cinque appartamentisituati in diverse zone - Porta Romana, Baggio, Viale Monza), ognuna delle quali è organizzata per ospitare dai 4 ai 6 ragazzi.  Con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale dei giovani ospitati, inoltre, i singoli appartamenti non vengono organizzati in specifici complessi residenziali, bensì in condomini abitati da persone comuni, all’interno di quartieri facilmente raggiungibili dai mezzi pubblici.

Nelle case, inoltre, i ragazzi vengono seguiti da un’équipe di operatori sociali e mediatori e coinvolti in attività complementari ed educative volte a favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro e nella società e a fornire loro un sostegno psicologico/affettivo.

E’ permesso a tutta la cittadinanza e ai volontari di frequentare la struttura con l’obiettivo di fornire sostegno ai giovani ospiti. Allo scopo, inoltre, di favorire l’integrazione con la comunità il Progetto mira alla costruzione di una rete sociale di appartenenza.

Ad oggi, sono stati accolti circa 110 giovani che, come dichiarato dalla Cooperativa “sono oggi punto di riferimento importante per i nuovi ragazzi arrivati e ponte nel rapporto e nella relazione con i cittadini di Milano”.

Per maggiori informazioni

*A.Sapio,Famiglie, reti familiari e cohousing. Verso nuovi stili del vivere, del convivere e dell’abitare,Milano, FrancoAngeli, 2010, p. 140

http://www.lacordata.it/saltatempo/

http://www.informagiovani-italia.com/cohousing.htm