La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?

Il 7 marzo 2016 è stato pubblicato "La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?", primo Quaderno di approfondimento 2016 del ciclo "Welfare e Investimenti a 360 gradi" nato dalla collaborazione tra Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali.

Il Quaderno costituisce l’ideale continuazione del workshop sulla residenzialità per gli anziani, tenutosi a Roma il 2 febbraio 2016, primo appuntamento del ciclo “Welfare e Investimenti a 360 gradi” organizzato da Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali.

La pubblicazione approfondisce il tema della residenzialità per anziani, secondo un approccio volto ad ampliarne la visuale oltre i fondamentali aspetti “sociali” e a considerare le potenzialità che esso può rivestire come possibile investimento, in una logica che richiami le sinergie pubblico/privato, oggi molto invocate.

Se è evidente, infatti, che il reperimento delle risorse necessarie allo sviluppo di un “parco” abitativo coerente con i bisogni della popolazione anziana rappresenti un problema di non facile soluzione se lasciato nelle mani del “solo” attore pubblico, un ruolo significativo potrebbe essere svolto dagli investitori istituzionali, per i quali l’investimento immobiliare avente come target i senior appare particolarmente interessante, sia in relazione alle sue caratteristiche di lungo periodo sia con riferimento alla “funzione sociale” cui rimanda la ragione sociale degli stessi investitori istituzionali.

Il tema della residenzialità per gli anziani rimane così di grande attualità nel nostro Paese, dove un sistema di Long Term Care (LTC), ovvero un sistema di assistenza di lungo periodo, non esiste.

Da qui la domanda a cui la ricerca tenta di dare una risposta, possibile coniugare sociale e business in un ambito delicato come quello della residenzialità per gli anziani?

Lo studio di Assoprevidenza e di Itinerari Previdenziali prospetta una risposta positiva al quesito attraverso due azioni indispensabili: la prima riguarda l’introduzione urgente di una copertura di LTC obbligatoria, che consenta di raddoppiare la rendita pensionistica all’insorgere della non autosufficienza; la seconda prevede di coniugare sociale e business attraverso il mercato, facendo comprendere che l’investimento diretto o indiretto in strutture di LTC presenta numerosi vantaggi per gli enti che gestiscono forme pensionistiche, a partire dalla remunerazione del capitale investito con flussi certi, al riparo dell’inflazione e investiti in beni reali. Il Quaderno muove quindi dalla consapevolezza che il fabbisogno assistenziale di questa fetta di popolazione non possa più essere considerato solo un costo, ma un’opportunità per favorire la sperimentazione di forme innovative di investimento pubblico-privato, in particolar modo attraverso partnership con investitori istituzionali, quali fondi pensione e casse di previdenza private. In una situazioni di limitate risorse disponibili, come lo è l’attuale, risulta sempre più necessario agire in un’ottica di welfare integrato, non dimenticando come lo sviluppo di questo settore potrebbe dare nuovo slancio all’occupazione, creando nuovi posti di lavoro non delocalizzabili ne sostituibili dalla tecnologia.

Per approfondimenti

http://www.itinerariprevidenziali.it/site/home/biblioteca/pubblicazioni/quaderno-di-approfondimento-rsa.html